Gustavo Rivera Jiménez, Sales nella business unit ReOrbit di General Computer Italia
Oggi abbiamo il piacere di intervistare Gustavo Rivera Jiménez, Sales nella business unit ReOrbit di General Computer Italia. Gustavo è un giovane e appassionato professionista con una formazione in amministrazione aziendale e una specializzazione in marketing e mercati globali. Dopo un’esperienza Erasmus in Slovacchia, ha deciso di dedicarsi al settore commerciale, trovando nel progetto ReOrbit il perfetto equilibrio tra innovazione, sostenibilità e crescita professionale. In questa intervista, ci racconta il suo percorso e le sfide affrontate nel portare avanti la missione di ReOrbit nell’economia circolare dei data center.
Puoi raccontarci del tuo percorso professionale, dai tuoi studi fino al ruolo che ricopri attualmente?
“Ho iniziato studiando amministrazione aziendale all’Università di Milano-Bicocca e, una volta terminata la triennale, ho proseguito con una magistrale in marketing e mercati globali. L’anno di Erasmus in Slovacchia è stato fondamentale, mi ha permesso di migliorare l’inglese e arricchire le mie competenze culturali e professionali. Dopo la laurea, ho iniziato un tirocinio nel settore amministrativo, ma ho presto capito che il ruolo commerciale era quello che desideravo. Quando ho visto un’opportunità in General Computer Italia, ho deciso di candidarmi. Sono stato selezionato da Massimiliano Barera per un colloquio e ho iniziato a lavorare come inside sales nel B-Team. Con il tempo, il team è cresciuto e mi è stata offerta l’opportunità di entrare in una nuova business unit di GCI, ReOrbit, che si occupa di economia circolare applicata ai data center.”
Che cos’è ReOrbit?
“ReOrbit ha l’obiettivo di dare nuova vita agli apparati dei data center e PDL, sfruttando al massimo le risorse esistenti. Spesso, gli apparati informatici vengono considerati “obsoleti” quando potrebbero ancora dare molto. Noi li rileviamo, li ricondizioniamo e li reintroduciamo sul mercato, evitando che finiscano in magazzino e, col tempo, diventino inutilizzabili. Il nostro approccio contribuisce alla circolarità di questi beni, riducendo anche le emissioni di CO2 e proteggendo l’ambiente. Offriamo inoltre servizi logistico, di cancellazione e distruzione sicura dei dati, garantendo ai clienti la conformità alle normative GDPR.”
Quando è nata ReOrbit?
“ReOrbit è nata alla fine del 2021. È un mercato ancora emergente, specialmente in Italia, dove la mentalità è spesso orientata all’acquisto di prodotti nuovi. Tuttavia, un prodotto ricondizionato e aggiornato può essere all’altezza di uno nuovo.”
Quali sono le principali sfide che incontri?
“La principale sfida è la mancanza di consapevolezza riguardo alla circolarità nel mercato italiano. Molti confondono i prodotti ricondizionati con quelli usati, ma c’è una differenza: noi rigeneriamo i prodotti e li forniamo con garanzia on-site. Non vendiamo prodotti usati, ma ricondizionati, e la nostra sfida è far capire questa distinzione, sottolineando i vantaggi economici e ambientali.”
Come dimostrate al cliente l’impatto ambientale positivo del vostro lavoro?
“Per ogni cliente possiamo preparare un report che evidenzia il risparmio di CO2. Stiamo lavorando con varie università per rendere questi dati ancora più solidi e collaboriamo con la Service Industry Association (SIA) https://www.servicenetwork.org/ per definire parametri e standard di sostenibilità a livello internazionale.”
Qual è stata la tua più grande soddisfazione professionale finora?
“Un ricordo particolare risale al mio primo anno in General Computer, precisamente il 31 dicembre. Eravamo vicini a raggiungere il budget annuale, ma ci mancava pochissimo. Mi sono ricordato di un prospect a cui avevamo fatto una proposta sei mesi prima, e lo abbiamo ricontattato all’ultimo minuto. Siamo riusciti a chiudere l’affare, raggiungendo il budget in extremis. È stata una grande soddisfazione e una lezione che porto ancora con me.”
Chi è Gustavo al di fuori di GCI?
“Sono una persona positiva e raramente mi lascio abbattere. Questa attitudine mi ha aiutato a perseverare anche nei periodi in cui la risposta dei clienti era debole. Cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, e questo mi ha permesso di affrontare le sfide con determinazione.”